Cos’è il Deep Web e come vi si può accedere? Scopri come fare leggendo l’articolo, cosa potresti trovarvi e quali sono i rischi.
Il Deep Web è spesso rappresentato come un luogo virtuale quasi surreale, dove è possibile compiere qualsiasi azione in maniera completamente anonima, come se ci si trovasse in un film di fantascienza. In realtà di tratta semplicemente di una parte della rete internet, non indicizzata dai motori di ricerca tradizionali, in cui valgono regole differenti rispetto al web classico. Per navigare del Deep Web è necessario utilizzare strumenti appositi come TOR, tuttavia bisogna essere prudenti e stare attenti alle insidie del web profondo.
Il lato oscuro del web, della Rete, dove tutto accade e dove si aggirano entità quasi mitologiche e, soprattutto, poco definite per consistenza e identità. Un tempo, nemmeno troppo lontano, la situazione era un po’ questa, a cavallo tra leggenda e fascinosa goliardata. Oggi la machera del Web oscuro è ormai gettata e i contorni del fenomeno sono molto più definiti ma, non per questo, più rassicuranti… anzi.
Una cosa è certa però, a prescindere da ogni discorso, nell’anno dei danni devastanti arrecati da Wannacry, dal redivivo Criptolocker e delle cyber guerre come sfondo sempre più strategico di gran parte delle tensioni internazionali, ogni tipo di discorso, strategia, idea di sviluppare business intorno alla security può e deve passare dall’analisi del fenomeno Deep Web e Dark Web e del Deep Web cos’è.
Cos’è il Deep Web?
Tutti noi siamo abituati a collegare il web ai motori di ricerca, tuttavia non sono proprio la stessa cosa. Browser come Chrome di Google, infatti, sono dei programmi che scandagliano la rete alla ricerca di documenti, pagine, siti web e piattaforme, organizzando tutte queste informazioni all’interno di banche dati, situate nei server fisici. Quando si effettua una ricerca con Google o Firefox, i browser mostrano una serie di risultati attinenti, ma le risorse proposte rappresentano soltanto una piccola parte del web.
In realtà internet è molto più grande di quanto possiamo immaginare, poiché molte aree della rete non vengono neppure analizzate dai browser, in quanto giudicate non attinenti, poco sicure, oppure perché operano con protocolli differenti rispetto a quelli adottati a livello internazionale. Una parte cospicua di internet viene chiamata appunto Deep Web (Web profondo), dove si possono trovare contenuti e risorse che i motori di ricerca come Google non indicizzano, quindi rimangono pressoché invisibili.
Come navigare nel Deep Web
Per navigare su internet basta aprire un browser come Google Chrome, Safari o Mozilla Firefox, effettuando una ricerca inserendo una parola chiave, una domanda, oppure direttamente l’indirizzo URL di un sito web da raggiungere. Queste regole però non valgono per il Deep Web, visto che i browser non funzionano in questa zona oscura della rete, perciò per entrare bisogna installare sul proprio pc o dispositivo mobile un programma specifico.
Detto delle darknet cosa sono (network chiuso di computer presenti all’interno del Dark Web) vale la pena di capire quali sono e come funzionano. «Tra le darknet più popolari – spiega ancora Paganini – annoveriamo la rete TOR (The Onion Router), The Invisible Internet, Project (I2P), Freenet ed anoNet. Senza dubbio la rete Tor è la più popolare tra esse, tale infrastruttura consente di anonimizzare l’accesso a internet dei suoi utenti e proprio le condizioni di pseudo-anonimato che essa offre la rendono un elemento di attrattiva per organizzazioni dedite al crimine informatico.
Altri elementi che rendono la rete TOR popolare nell’ecosistema criminale sono la difficoltà delle forze dell’ordine a svolgere operazioni di monitoraggio su larga scala e la funzione di aggregatore che si riconosce ai principali black market che la rete ospita.
Deep Web quanto è grande
Le dimensioni sono come sempre oggetto di dibattiti accesi ma alcuni numeri, orami conosciuti, sono sempre di un certo effetto. Secondo i principali esperti di sicurezza mondiale il “Surface Web”, ovvero la rete visibile e che ha contenuto che può essere trovato utilizzando motori di ricerca come Google o Yahoo, e soprattutto è sotto costante sorveglianza da parte dei governi, rappresenta il 4% dei contenuti del world wide web. Il Deep Web cos’è invece? Conosciuto come “Invisible Web”, ed è, come detto, il contenuto che non può essere indicizzato dai motori di ricerca rappresenta il 96% dei contenuti del WWW. Le dimensioni sono dunque 500 volte quelle del Surface Web. Qui comunque una bella infografica, a cura degli esperti di Whoishostingthis in cui è possibile trovare una mappa di massima di tutto quello che c’è da sapere sul Deep Web e sul Dark Web